Scritto da: Gioele Pelonero
Mi parve, allora, di distinguere, come in una visione cristallina, ai confini delle nicchie del mondo, in una penombra d'incenso, brine che scioglievano, cuori che si aprivano, mani che si alzavano di gioia; eserciti che si levavano, potenze che si destavano, battaglie celate nella sera, materia che si dissolveva e forme che si delineavano nuove, oltre l'orizzonte, in un'alba terribile, colorata di luce e di fuoco.

Poco mi sembrò mutare allora, e non sapevo su quale abisso di me fossi chiamato a posare lo sguardo. Ma ogni paradigma del mio essere tremò, e cadde.

E nulla fu mai più come prima.
Composto mercoledì 24 giugno 2015

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    Scritto da: Gioele Pelonero
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    A Colui che fa nuove tutte le cose.

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