Angela
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...un motivo per cercare qualcuno di cui nessuno sentiva veramente la mancanza.
L'ispettore Zenere cercò Angela per salutarla e ringraziarla per la cortesia e la collaborazione.
La trovò al suo posto, nella serra tiepida,
Lei prese dal bancone una cassa di fiori che aveva preparato, delle bellissime lobelie, per la precisione.
Ce n'erano una dozzina, una per ogni moglie madre o fidanzata di ogni poliziotto, e se fossero avanzate, anche per qualche vecchia zia.
Il commissario le accettò volentieri, ringraziò ancora e partì.
Angela rimase lì, fino a vedere le auto sparire nella svolta, in fondo al viale.
Chissà perché lo aveva fatto, si chiese.
Come uno chef che vuole mettere per forza l'ultimo tocco di classe, anche a rischio di rovinare tutto.
Certo, con i mezzi di oggi, se qualcuno si mettesse ad analizzare quel terriccio, forse qualche cosa troverebbe.
Ma lei aveva fatto le cose per bene, il corpo era nudo, lo aveva triturato per bene, le briciole le aveva lasciate a compostare per mesi, sparse in migliaia di metri cubi di torba, venduta in ogni angolo del paese e anche all'estero....
Ed ora sapere che una parte infinitesimale di quel porco che si era sposata stava in un bel vasetto sul davanzale di un poliziotto le dava quell'intima soddisfazione che solo un lavoro ben fatto ti può dare.
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