Tre lacrime sotto la Croce
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...chiodo conficcato nella mano del Cristo. Era disperato. Le sue dita trapassavano la mano del maestro ed attraversavano anche il chiodo e l'asse di legno della croce. "No! Non è possibile! Non ci riesco!". Con un veloce battito delle ali raggiunse l'altro lato della croce, e anche lì cercò invano di estrarre l'altro chiodo. Per un istante si guardò intorno: anche altri due uomini stavano soffrendo su una croce. Senza restare a riflettere, raggiunse la mano di uno di essi per cercare di liberarlo, ma il risultato era sempre lo stesso. Si precipitò sull'altra mano, e poi sull'altra dell'altro uomo. Poi l'altra ancora. Ma fu tutto inutile. Decise di ritornare alla mano destra del Cristo, cercando per l'ennesima volta l'impossibile estrazione del chiodo. "Che qualcuno mi aiuti per favore! Da solo non ci riesco. Aiutatemi vi prego!". E le sue mani non smettevano più di cercare di afferrare... "morin...". Era la voce di Gesù. Aveva rivolto lo sguardo verso il piccolo angelo che cercava in tutti i modi di salvarlo. "Morin, tu sei un bambino dall'animo nobile, sento tanta bontà in te". Il maestro gli parlava con la mente, e morin riuscì ad avvertire uno straordinario senso di serenità ... [segue »]
Composto sabato 3 aprile 2010
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