Scritto da: NICOLA ROMANO

La nuova Primavera


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...della nebbia, dei funghi, della neve, del muschio e dell'aria umida. Così mi accorsi che tutti gli esercizi di memoria mi riportavano a stagioni più fredde di quella nella quale mi trovavo. Era Primavera ormai.
Improvvisamente fui sorpreso da un rumore che non si intonava con la melodia dei suoni che mi circondavano. Una musica piacevole ma non naturale.
Quella musica mi ricordava che erano le otto.
Forse se avessi sintonizzato la sveglia mezz'ora dopo avrei superato quel lago, attraversato quel ponticello e raggiunto un sentiero di montagna per poi approdare sulla spiaggia ad ascoltare lo sciabordio delle onde del mare.
Gli odori che avevo tentato di riprodurre nel sogno appartenevano alla stagione invernale perché era l'ultima che avevo vissuto all'aperto. La Primavera si era infranta nel suono della sveglia.
E la Primavera è qui stamattina anche se entrerà solo attraverso la finestra della camera. E questo lungo periodo sarà solo il sogno di una lunga notte. E quando mi sveglierò di nuovo sarò realmente sul ponticello di quel lago, su quel panoramico sentiero di montagna, su quella spiaggia di fronte allo sciabordio delle onde.
Composto mercoledì 15 aprile 2020

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    Scritto da: NICOLA ROMANO
    Ha partecipato al concorso
    #IORESTOACASAeSCRIVO

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