Estate
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...caffè e chiacchierare. Il profumo intenso dei fiori violetti invadeva la stanza, rilassando Giulia che lo prediligeva.
Aiutò la zia ad apparecchiare, mentre lo zio arrivò con la sua macchina, che ripose in garage. Salì al piano di sopra per la scala esterna, si andò a lavare le mani, baciò la moglie e la nipote, prese il vino fresco dal frigo e la caraffa con le fette di limone e si sedette a tavola.
Mentre mangiavano, Giulia ricevette al cellulare una telefonata da parte di Francesca, la sua più cara amica, che si trovava in vacanza in Puglia, a Vieste. La ringraziò, dicendole che l'avrebbe richiamata dopo cena. Per niente al mondo avrebbe voluto essere scorretta con i suoi zii.
Dopo cena fumò una sigaretta con lo zio, mentre Tecla stava preparando il caffè. Adelmo la invitò a richiamare la sua amica, prima che fosse troppo tardi. Francesca rispose subito alla telefonata e annunciò con delicatezza che aveva da parlarle di cose e personali. Era ancora seduta a tavola, quando la zia portò la caffettiera fumante e versò il caffè nelle tre tazzine. Chiese scusa agli zii, mentre si allontanava. Col pacchetto di sigarette sotto il cellulare e la tazzina di caffè in mano, scese la scala e andò a trovare riparo sotto il glicine, sedendosi sul dondolo.
- Come stai, Franci? Parla liberamente, sono in disparte. – esordì Giulia, sperando di ricevere notizie positive. – Bene, il posto è magnifico e il mare splendido. Mi sto divertendo un sacco. E tu? Tutto bene?
- Sì, grazie.
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