Oramai erano giorni che ci pensava, che valutava i pro e i contro delle varie situazioni, mentre lui continuava a chiederle... allora non mi sai dire ancora niente?... e lei tergiversava, cambiava argomento, trovava mille espedienti per non parlargli Ciò che le dilaniava il cuore e l'anima era decidere sulla scelta migliore, dire la verità o mentire... mostrarsi per quello che si è o fingere di essere qualcos'altro, mostrare il lato debole o continuare come se niente fosse successo... Giorni e giorni per decidere, poi all'improvviso la certezza di fare la cosa giusta... mentire... in fondo era meglio così, non ce la faccio a dirgli la verità, pensò... è troppo umiliante, mi sento sconfitta, perdente ancor prima di iniziare la battaglia, e in fondo a lui che importa... Così fece, un pomeriggio lo incontrò e all'ennesima domanda lei alzò lo sguardo e guardandolo negli occhi rispose dicendogli... la verità... nell'attimo in cui si ritrovò sola con lui capì che non si può mentire a chi si ama veramente o perlomeno lei non riusciva a farlo... ci sarebbe stato poi il tempo ad aiutarla, avrebbe guarito le ferite, addolcito il dolore, calmato i battiti del cuore e fatto sorgere il sole sul paesaggio che in quel momento era sconvolto dalla tempesta... Bastava solo far passare il tempo avrebbe curato i mali dell'anima e del cuore, cambiato le prospettive, le persone e le situazioni... questo pensò allora... oggi, a distanza di anni solo due cose il tempo però non è riuscito a cambiare, la prima è la scelta di aver voluto dire la verità, scelta di cui non si è mai pentita e che ancora oggi farebbe... per quanto riguarda la seconda...
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