Un coinvolgimento tale da aver il timore che quasi da un momento all'altro il mio cuore potesse realmente prendere fuoco, esplodere e sbriciolarsi sotto quel sentimento tanto forte da sottemettere ogni altro pensiero, ogni sensazione estranea da tutto quello che stavo provando assieme a lei, volutamente condiviso, dolcemente amato come il frutto più saporito mai assaggiato prima. La strinsi ancora mentre sentivo ormai raggiungere il termine di quell'amplesso perseverato ancora fino alla fine in ogni gesto assecondato e ogni respiro portato all'estremo del possibile. E sapere che tutto ciò che stavo stringendo, provando, toccando con mano non era solo fumo, mi rincuorava nel più profondo quanto una sua carezza, teneramente e generosamente concessa, invoncando in me urla che avrei voluto sfogare in quell'attimo... ma a scuotere la mia anima era solo lei e quel suo cuore sacrificato al mio corrisposto. Non volevo chiedermi come potesse essere qualcosa di così vero e forte, mi bastava sapere che potevo provare qualcosa d simile per lei soltanto... eppure qulla stessa forza riuscì a scatenare ogni mio senso, anche quel lontano segno che avevo dimenticato da tanto. Lacrime di gioia nascoste da un'interrotto scrosciare d'acqua sui nostri visi, sui nostri corpi, trascinandole via con sé. È in quell'ultimo bacio prima di giungere al capolinea di quella corsa che quelle lacrime si trasformarono in passione senza freno e infine in parole. - Ti amo. Prematuro. Forse. Ma il mio cuore urlava tutt'altro...
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