Estasi... ar della vita


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...nutriva del suo profumo, per poi scendere verso il petto, il torace aitante di piacere, raffigurando ogni percorso di quel corpo scolpito, delineato da muscoli prepotenti, invitanti, nel loro offrirsi a quelle labbra insaziabili, che, lasciando il passo alla loro anima, si nutrivano di ciò che era il loro desiderio, scendendo, nell'ascoltare di quell'adagio, verso l'intensificare del delirio dell'oggetto del suo sogno, teso e tremante ad aspettare il giungere dell'oltre di quel breve passo, più giù. Ma Estasi, indisponente, si lasciava amare da un giro più esteso, lasciando inatteso il respiro, ora mai troncato, del suo maestro, da quella dolce tortura. Le cosce di Christian erano impietrite, tese a pretendere quel contatto, non chiedendo pietà per quella sofferenza ma... subendo passivamente quel tormento, quella lenta discesa e... poi ascesa; Estasi si stava saziando, ingorda di assaporare, mangiucchiando teneramente con le labbra umide di amore quella pelle estasiante, mentre le mani si lasciavano condurre verso il grande piacere, ridisegnando quella forma perfetta, fino allo sfinimento di Christian, con le morbide labbra, sentendo la maestosità crescere tra le delicate mani.
Mani che onoravano quella vita con soavi carezze, sfiorandolo con le labbra, premendo con le dita per sentire il pulsare della sua ... [segue »]

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