Alla ricerca del cuore d'Ivonne

Ivonne non ascoltò molto ciò che il fratello le diceva mentre tornavano nell'ala dove vivevano, le lettere che teneva in mano le trasmettevano un certo senso di desiderio recondito, non vedeva l'ora di leggerle, non tanto perché sperava di trovare un indizio sulla sua antenata, ma per il solo piacere di leggere quanto amore lei aveva ricevuto. Le lettere erano però molto delicate, tanto che Ivonne fu costretta ad andare nel laboratorio di sua madre, per usare i suoi prodotti di restauro; la madre d'Ivonne era una restauratrice di fama mondiale, aveva restaurato molti quadri, e libri antichissimi e mobili, Ivonne non aveva solo acquistato la passione dell'archeologia dal padre, ma anche la passione del restauro della madre. Le ci volle tutto il pomeriggio e buona parte della serata, quando fini era molto tardi, e preferì rimandare la lettura il giorno dopo, ma anche quella notte non le fu facile dormire, ancora una volta fu portata nel settecento: sogno di essere nello studio, in piedi davanti a due uomini che si comportavano come se lei non fosse presente, uno era suo padre e l'atro era un ricco proprietario terriero, i due alla fine della loro conversazione si strinsero la mano,... [segue »]