Diverso da chi?
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...allo specchio si era vista diversa, si era vista attraverso quegli occhi e aveva capito: quello era amore.
Quell'amore era arrivato ai suoi di occhi, che erano più lucenti, grandi e persino più intensi. E sì, allora il suo essere si era innalzato, più bello, più sicuro, più.
Perché l'amore è questo, è un più davanti alle cose.
Ma non era arrivato al suo cuore.
Certo lui era intrigante, bello e divertente, ma era pure un vero furbo, arrivista e senza scrupoli sul lavoro. Playboy, di quelli che a giocarci non ti ci bruci solo le dita, ti ci spezzi il cuore.
Quando lui indirettamente le aveva chiesto se voleva uscire lei aveva fatto finta di non sentire. Aveva cercato allora di esserle amico, ma lei aveva respinto la sua amicizia. La colpiva ora il pensiero di tutte le volte che si era sorpresa a fissarlo e lui istintivamente si era girato a guardarla. I loro erano sempre stati sguardi furtivi, quasi quanto i loro saluti.
"Hey ciao! Come va?" Il suono di una voce calda interruppe il corso dei suoi pensieri. Due occhi azzurrissimi la stavano fissando.
"Ciao! Bene, grazie. Tu?" Rispose tra lo sorpreso e lo scioccato. Era ... [segue »]
Composto venerdì 15 luglio 2011
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