Alla ricerca dei tuoi occhi
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...punto si ferma, nei pressi di una villa a due piani, e scende.
Si attacca al campanello ed un vociare di bambine risponde al suo squillo. Poi quelle voci si materializzano ed appaiono due piccole pesti, che letteralmente lo sommergono di baci. Esce anche una donna e lo abbraccia. Mi godo questa scena familiare con un po' di tristezza ed attendo che entrino in casa. Poi mi avvicino alla porta cercando di non farmi notare e leggo la targa sopra il campanello: "Studio tecnico dell'architetto Andrea..."
Era proprio lui, non potevo essermi sbagliata: quello sguardo era lo stesso di allora, chissà se anche lui aveva riconosciuto il mio.
Me ne andai perché Andrea ormai non mi apparteneva più e perché era giusto così.
Ero felice per aver ritrovato quegli occhi che avevo desiderato con tutta me stessa, ma dentro di me invidiavo quella donna che era al suo fianco e che lo aveva conquistato.
Si faceva tardi ed era ora di rientrare: il mio uomo era solo e non era giusto farlo attendere troppo.
dal libro "Schegge di vita" di Antonia Casagrande
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