Anna e il mare
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...possibilità, l'accontentava in tutto, facendola sentire incredibilmente importante. Ma lei non l'amava, o almeno così credeva, perché ogni suo pensiero era fisso a quello sconosciuto che era sparito così in fretta e che l'aveva lasciata sola ad attenderlo. Chissà se un giorno si sarebbe ripresentato! Anna scrutava sempre l'orizzonte in riva al mare con la speranza di rivederlo e lo sognava quasi tutte le notti. Un giorno pensò che era inutile struggersi in quella vana attesa e decise di sposare Marco, a patto che andassero a vivere in una casa da cui si potesse ammirare il paesaggio marino con le sue acque calme e limpide, piene di fascino, dalle quali era affiorata quella vela e quell'uomo che aveva segnato la sua esistenza.
Si susseguivano i mesi, passavano le stagioni, ma lei era sempre più triste e Marco, convinto di essere lui la causa del suo malessere, una mattina d'estate prese una decisione: sarebbe partito con la sua barca, verso altri lidi, a cercare fortuna.
"Vedrai", assicurò ad Anna, "tornerò presto ricco e ti farò felice. Appena sbarcato ti scriverò e continuerò tutti i giorni a mandarti delle lettere, perché non voglio che tu ti senta troppo sola."
Detto questo le ... [segue »]
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