Anna e il mare
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...si spaventò, non aveva mai visto niente di simile in vita sua, non conosceva la violenza delle onde e subito il pensiero corse a suo marito che si trovava al largo, in balìa dei flutti. Era disperata per lui che non si sarebbe salvato in mezzo a quella burrasca, e continuava a rimproverarsi di non averlo capito, di averlo lasciato andare così, senza tentare di fermarlo, di farlo desistere dai suoi propositi.
Trascorsero dieci lunghi giorni senza sue notizie, ma Anna non si poteva rassegnare ad averlo perso così e pregava il buon Dio affinché lo salvasse, nonostante si rendesse conto che stava chiedendo l'impossibile. Dopo una settimana scoprì di essere incinta e ne fu immensamente felice anche se non poteva condividere quella felicità con Marco, che se ne era andato così tragicamente. Quella notte il cane era molto agitato, abbaiava in continuazione e stava immobile sulla porta, chiedendo di uscire.
Ma come poteva fidarsi ad aprirgli? Il cucciolo era ancora troppo piccolo, si sarebbe perso nel buio. I guaiti si facevano sempre più insistenti ed Anna aveva paura, sentiva che stava per succedere qualcosa di strano. Capì che doveva assecondare la bestiola ed aprì l'uscio: l'animale iniziò una folle ... [segue »]
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