Scritto da: Lina Viglione

Maria la sorella che dettava legge


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...me stessa pensando che era colpa mia, mi rendevo troppo disponibile per conquistare a tutti i costi un consenso, un affetto, una simpatia, a qui tenevo tantissimo. Solo alla fine, avvertivo che mi veniva tutto negato a causa di una rivalità irrisolta. Ero sempre triste e malinconica per quello che poteva essere e non c'era stato, per tutto il bene che potevamo scambiarci – per l'amicizia - per la considerazione - l'appoggio di cui potevamo godere, se non fosse stata così ostile nei miei confronti. Anche perché l'espressione del comportamento dei miei genitori nei confronti di Maria, che essendo stata ammalata seriamente, una malattia che aveva messo in serio pericolo la sua salute, forse per questo tutte le cure dei familiari si sono concentrate su di lei. Io meno importante di mi sono vista costretta a fare come fanno tutte le bambine trascurate dai genitori in modo di avere un po' di attenzione, da loro In quando (nel loro piccolo) si mettevano sempre a disposizione di anche dopo l'emergenza della malattia quando era finita. Ora siamo adulte sto cercando di stabilire con lei un apporto paritario, un legame che non mi costringe più ad avere con lei ancora e sempre ... [segue »]

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