Vita da cani
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...le setole dure e mi infastidiva. I miei guaiti non furono sufficienti a fermarla e dovetti rassegnarmi ad essere pettinata. Col tempo feci amicizia con l'altro ospite della casa: un grosso gatto nero di nome Otello che, in un primo momento, mi incusse timore. Era molto veloce e si divertiva a rincorrermi; io ero più piccola, perciò sgattaiolavo che era un piacere e riuscivo a nascondermi negli angoli più remoti della casa, dove lui, per quanto cercasse di appiattirsi, non riusciva a raggiungermi. Arrivò l'estate e con essa le tanto sospirate vacanze. Otello venne affidato a dei parenti ed io partii con i miei proprietari. Visitammo città nuove e vidi cose mai viste prima d'ora. L'unico inconveniente erano le mie dimensioni molto piccole: succedeva di frequente che venissi urtata dalla folla e ci scappò anche qualche pestata.
Anche le ferie giunsero al termine ed io ritornai nella mia città. Vicino a casa c'era un parco lussureggiante, meta delle mie passeggiate. Fu lì che conobbi Attila, un terrier estremamente vivace e molto bello: fu amore a prima vista. La mia padroncina mi toglieva il guinzaglio ed io ero libera di scorrazzare con lui in mezzo al verde e di fare strani ... [segue »]
dal libro "Dedicato a te" di José Van Roy Dalí
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