Libertà
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Carl aprì la porta. Sapeva che da mesi veniva spiato. Ogni suo movimento era studiato nei minimi dettagli. Si aspettava quella visita, non parlò neanche. Raccolse i suoi indumenti e seguì l'uomo di fronte a lui. Nessuna parola fra i due. Nessuna spiegazione. Carl sapeva... ad un tratto il rombo di un motore lo fece voltare di scatto. L'uomo al volante sparò un colpo per intimidirlo. Si alzò di scatto. Gli andò vicino e con il calcio del fucile, lo fece barcollare. Non cadde. Senti un forte dolore sulla spalla. Ma il colpo era un dolore che bruciava meno della perdita della libertà. Erano mesi che non si sentiva più un uomo. Senza la libertà si smette di esserlo. Gli rimaneva la sua fierezza e la voglia di fuggire. Si guardò intorno. Non aveva alcuna possibilità di fuga. Si sedette sul retro del camion vicino ad altri che come lui avevano subito lo stesso trattamento. Guardava i loro visi e, in quegli occhi tristi si riconosceva. Si sentiva come svuotato, ferito. I soldati li trattavano come bestie. All'ora dei pasti buttavano dei pezzi di carne dietro il camion e tutti si buttavano uno addosso all'altro per prendere la propria razione.... [segue »]
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