Ode alla musa
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...delle mie dita ubbidienti li rendono concreti. Scrivere è l'arte della parola, del saperne usare ognuna come colore su una tela, devi rispettare una tua armonia fatta di pause e tempi importanti... è un'amante difficile ma che può dare grandi soddisfazioni può mostrare le gramezze della vita cosi come le virtù, come la vita, è essa stessa vita. Scrivendo ti senti meno solo, hai le tue storie che ti fanno compagnia, come fantasmi di vite passate... è un parto dove la vagina che subisce slabbrazione è la tua mente, ed i pargoli sono loschi figuri, elefanti da circo accompagnati da tutta la coreografia, donne dai seni prosperosi e le gambe che non finiscono mai, intere città e sistemi solari fuoriescono forzando gli argini, a volte fino a far male, ma è un pegno che si paga ben volentieri per obbiettivi come l'immortalità o la più semplice sopravvivenza. La vita può sfuggire via cosi come sfugge un pensiero Una idea buona Può essere una idea cattiva Fare del bene può essere usato per fare del male Sta a noi Alle nostre decisioni e a dove le vogliamo condurre Che cambia il nostro modo di vedere il mondo Facendolo già cambiare un pochetto e questa scintilla Non è detto non diventi incendio Ci vuole fortuna Altra dea bendata Devi solo riuscire ad ascoltare il ritmo della vita che ti viene più naturale e congeniale e questo non potrà che intonare una musica soave forse sofferente ma anche bella e sporca in vari modi. Riuscendo ad essere sporca anche se pulita. Ma sta a te, Una vita Una..
Composto venerdì 21 marzo 2014
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