Ode alla musa
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Stavo guidando stanco verso casa dopo una lunga giornata, tornavo da casa di un amico, mangiammo sushi, direzione guanciale del letto, oggi la mia sorellina si è persa, è solo una cagnetta, ma la reputo un membro della famiglia, incomincio a rilassarmi, quante cose tutte in una dozzina di ore, chissà come ricorderò in futuro questi giorni passati Tutto può cambiare da un momento all'altro, da qui a qualche minuto a questa parte comincio ad osservare le mie mani superare il letto sito nella mia dimora continuano verso il santuario montano comincio a sentire l'attrazione, più mi avvicino più la percepisco distintamente, la sento, è lei che mi chiama, ed io ne vengo attratto come un gatto dal tepore del sole come un bambino dal fuoco brucia dentro di me la sua voce devo raggiungerla. Giunto al santuario Scarto il regalo con delicatezza, come si fa con un regalo prezioso o con una donna mozzafiato, è un amante che va trattata con i giusti modi come un mare imprevedibile che si cerca di anticipare per non farsi cogliere impreparati. Sospetto che stia iniziando a scoprirmi scrivendo vedo i miei pensieri impressi neri su bianco comparire davanti a me rapidi movimenti ... [segue »]
Composto venerdì 21 marzo 2014
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