La povertà
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...braccio ingessato. Domani cercherà un nuovo tipo di posto. Diventerà un commerciante che lascia tutto e da zero riparte. Cos'è la povertà mi chiedo e forse me lo dice un telefono vicino al server nel mio ufficio. Un impiegato scrive a mano una lettera che faxa e poi invia al destinatario. 4750 deve dare chi è al di là del filo. Chissà se ha capito. Per l'Aifa non è un problema è tutto sistemato. Ed io? Dice la donna piano. Alza le spalle l'impiegato anche per me c'è un progetto già in precedenza consolidato. Ci sono cose che non ho mai conosciuto. La paura di essere fottuto. Non è povertà ma miseria è quella degli interessi che non guarda alla brava gente. Un buco economico che buca le tasche di tutti. 10 euro per fare la spesa e una visita posticipata all'infinito. Chissà per quanti lo stesso destino. Povertà ti preferivo in un cassetto aperto del comò vicino al mare dove ho scoperto un bimbo ricco di carezze dolci di una madre. Rassicurante il suo modo di fare della sua semplicità una poesia vitale.
Composto giovedì 10 aprile 2014
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