La povertà

Ho conosciuto la povertà nel porto di Trapani. Dormiva nell'ultimo cassetto di un comò. La madre lo accudiva con amore. Le reti da pesca erano già state issate quando passando ho sentito un vociare e un pentolino mi son vista arrivare. È stato lanciato dal primo piano e non ho potuto fare a meno di guardare. Due sposi giravano intorno ad un tavolo di cucina e lei brandiva un coltello rosa di gelosia. Ho riso. Perché si ride delle sfortune degli altri quando diventano spettacolo di curiosi. Non li ho visti baciarsi ma dopo poco si sono calmati. Tutti riescono a trovare un "riparo" alla fine. È mattino quando un ragazzotto viene preso a scopate di saggina dalla madre mentre un topolino viene sfrattato da un forno nella casa di sotto. Il sole è alto nel cielo. Non c'è più l'ombra degli scarafaggi appesi al filo della luce che si godono il fresco come i passeri. Vedendomi mi hanno rincorso. Mi sono presa uno spavento. Col cuore in tumulto arrivo ad una piazzetta dove è posteggiata una punto rossa. Dentro un ragazzo che con la luce del lampione e della luna si spara una siringa in vena. Meno male che ... [segue »]

Francesca Genna

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