L'amica migliore
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...lo potevo evitare nonostante mi turassi le orecchie: era allora che urlavo il tuo nome, e tu pronta accorrevi e mi stringevi a te fino a sentire i palpiti del mio cuore. Mi portavi un bicchiere d'acqua e me lo facevi bere a piccoli sorsi perché mi passasse lo spavento che mi aveva fatto singhiozzare. Mi tranquillizzavo mentre la burrasca se ne andava lentamente lasciandomi al silenzio della notte. Tu mi cantavi una dolce ninna nanna e a poco a poco la tua immagine scompariva per ritornare poi nei miei sogni di bambina.
Con gli anni della scuola cominciavo a passare più tempo fuori casa lontana da te, ma al termine delle lezioni correvo a raggiungerti con il mio fardello di affanni che puntualmente ti scaricavo. Crescevo sempre più in fretta ed iniziavano i primi amori giovanili: tutti i ragazzi che conoscevo passavano al tuo setaccio e tu ti davi da fare per darmi sempre, puntualmente, il consiglio migliore. Ricordi gli interi pomeriggi passati in biblioteca assieme a me? Io ci andavo per studiare e tu per leggere qualche buon libro. Negli intervalli fra una lettura e l'altra sbirciavamo fra gli scaffali per vedere se, al di là, spuntava il ... [segue »]
dal libro "Schegge di vita" di Antonia Casagrande
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