La mia volpe
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..... era diffidente e ancora ricordo il suo sguardo. Era come se con gli occhi mi dicesse: tu chi sei? Cosa vuoi da me? Perché sono qui? Mi piangeva il cuore... non sapevo da dove cominciare per portarlo a fidarsi di me... a lasciarmi addomesticare il cuore... già perché fu lui ad addomesticare me! Lo prendevo in braccio e con il biberon gli davo il latte e quando necessario gli scaldavo gli omogeneizzati e lo facevo mangiare... Gli insegnai a bere e nutrirsi dalla ciotola ed organizzai un angoletto tutto per lui con la sua cuccietta ed i suoi giochi. La notte non mi lasciava dormire più di un ora di fila e miagolava in continuazione perché non era ancora in grado di fare le scale da solo, quindi ogni qualvolta né avesse voglia lo prendevo fra le mie braccia, e tutto curioso nella discesa, lo portavo al piano inferiore. Ci volle un po' ma arrivò il giorno in cui mi aprì il suo piccolo cuore. Era disteso sul mio letto, preso e rilassato dal suo pisolino, pensai di prenderlo in braccio per spostarlo nella sua cuccia e lasciarlo dormire tranquillo, convinta che al primo tocco si sarebbe svegliato e mi ... [segue »]
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