In cerca di te
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Il treno si era arrestato in stazione sobbalzando, uno stridio di ferraglia e una voce stentorea che annunciava la fine della corsa l'avevano strappata a un dormiveglia inquieto. Non aveva bagaglio, si era stretta nel giaccone, aveva rialzato il bavero per proteggersi dal freddo ed era scesa, camminando adagio per sgranchire le gambe intorpidite. La stazione, a quell'ora della notte, sembrava un pachiderma addormentato. Le saracinesche dei negozi per lo più abbassate, l'androne gelido illuminato da neon giallastri, i pochi passeggeri dell'ultimo treno della notte che sciamavano via, frettolosi, chi verso l'uscita, chi verso l'insegna dell'unico bar ancora aperto. Laura si guardò intorno e respirò a fondo. Non c'erano taxi, ma non importava, non aveva una meta, solo una gran voglia di camminare, di tuffarsi nella notte fino a sentirla sulla pelle, di assaporare la quiete e inseguire il filo dei suoi pensieri. Quella non era una città qualunque, era la città dove tutto era cominciato, era protagonista della sua storia, anche se lei non ne aveva ricordi se non quelli sbiaditi di una lontana gita scolastica. Si incamminò per le strade del centro, i suoi passi risuonarono nel silenzio irreale. Il cielo le regalò uno spicchio di luna. Domani ... [segue »]
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