Un amore impossibile, o quasi
Capitolo: 03Scegli la pagina:
...d'adozione, sposata con un chirurgo e direttore dell'ospedale cervello, si trasferì per seguire l'uomo che ha sposato.
Ammiravo quella Signora e professionista, spesso facevamo colazione, per caso, insieme al bar sotto i nostri rispettivi studi. Lei ordinava ogni mattina un cappuccio con un po' di cacao e il caffè a parte che sorseggiava fra un discorso e l'altro. Parlava tanto tanto, ma tanto. Però era piacevole la sua conversazione, sempre obiettiva ed intelligente miscelata con un pizzico d'ironia. La cosa che mi rimane in mente è la sua dedizione al lavoro e l'amore per i figli. A parlar di suo marito, solo note professionali, per il resto era legata esclusivamente dal giuramento fatto con Dio davanti al prete.
Dopo avermi aspettato, tenendo il portone con una mano mentre nell'altra aveva la sigaretta ancora spenta, con sorriso sulle labbra mi disse: Marco cosa c'è che non va? Risposi, nulla Maria! Lei, che mi conosceva da 5 anni e che non le mancava di certo lo spirito d'osservazione, incalzò: Marco sei pensieroso e stavolta non si tratta di lavoro, posso aiutarti? Con fare talpesco, cioè evitando di incrociare il suo sguardo ed in modo fuggiasco, mi allontanai celermente.
Cercai di nascondere il ... [segue »]
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