La Presolana e i suoi ragazzi perduti per sempre
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La Presolana, massiccio dolomitico in cima alla Valle di Scalve, Orobie Bergamasche, oltre a essere una meraviglia per gli occhi e una palestra di roccia per gli appassionati, da cinquant'anni è una culla. Da più di cinquant'anni infatti nel cuo cuore dorme un sonno infinito un giovane escursionista di 27 anni, partito da Brescia per una gita in montagna e mai più ritrovato. Solo uno scarpone riemerse dal ghiaccio, ma quel segreto è ancora silenzioso e immobile.
La Presolana, la regina, fredda e altera nel suo elevarsi al cielo, nasconde il buio del suo profondo agli occhi del mondo.
Corrado Franceschi quella domenica 1 ottobre 1967 era deciso a vivere qualche ora all'aria aperta. Amava la montagna da sempre e la Presolana lo incantava ogni volta.
La sua auto rimase chiusa nel parcheggio poco distante dal sentiero. Nessuno che sapesse dire dove si fosse diretto. Diluviava e una nebbia fittissima avvolgeva le creste. Quando scattarono le ricerche su denuncia della famiglia trepidante, il mondo sembrava essersi capovolto. Per giorni fu impossibile tentare il decollo dell'elicottero, né fu praticabile alcun avvicinamento via roccia. Solo il giovedì, dentro una nicchia sotto la croce della vetta, trovarono un biglietto scritto a mano. "Arrivato ... [segue »]
Composto venerdì 18 maggio 2018
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