Prologo

...che sorprende e meraviglia. Il fenomeno multicolore stupefacente che in un istante trasforma la rappresentazione drammatica della natura, già terribilmente bella nelle sue tinte cupe e minacciose, in una fantasmagoria di inimitabili colori e di strabilianti immagini.
Il mare, a poco a poco, si fa lungo. I marosi si acquietano e lentamente, tornano a contenersi dietro il molo.
Già, quel molo; quell'insignificante "storica" difesa dal mare, risalente a chissà quando; quella piccola diga, ormai ritenuta inutile e, perfino ingombrante perché ostacola l'approdo di lussuosi yacht; quel moletto, ha salvato la spiaggia e, forse, l'intero borgo marinaro.
È l'ennesimo episodio della muta storia della natura che, nel suo eterno svolgersi, si offre allo sguardo incantato degli uomini per insegnare loro che la vita va sempre vissuta e mai prevista!
In quello, come in altri spettacoli naturali, vi si trova sempre la rappresentazione dell'esistenza umana. La sua imprevedibilità, la caducità stessa della vita e, spesso, l'impotenza dell'uomo a governare gli avvenimenti.
Un'esistenza triste, come il mare cupo e violento che s'illumina repentinamente di colori, può d'un tratto diventare allegra e colorata, così come altrettanto velocemente lo scorrere sereno della vita, per quanti sforzi si possano fare, può mutare tragicamente il proprio corso.
Ma ... [segue »]

Max Gamba

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