Un amore impossibile, o quasi
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...quando volevo potevo incontrarla. Forse la difficoltà superata per instaurare quel tipo di comunicazione, o forse l'approccio differente a comunicare o magari la consapevolezza che avremmo potuto comunicare in qualsiasi momento e scriverci tutto quello che pensavamo.
Juanita scriveva con parole semplici e chiare, riusciva a tenermi col fiato sospeso, sempre gentile ed affettuosa.
A volte riusciva a strapparmi delle emozioni forti con le parole appropriate. Altre volte mi lasciava un senso d'impotenza.
Non chiedeva mai qualcosa, ma avrebbe avuto bisogno di tante cose. Lei era sola, derubata dei valori cardini della sua vita. Non si fidava neanche di se stessa. Non riusciva a completare un discorso legato alla sua esperienza sentimentale, era come se volesse fuggire da un incubo e non voleva aiuto per paura di farsi di nuovo del male.
Derisa ed umiliata, mi faceva star male al punto da odiare la razza umana. Perché ad una persona sensibile, dolcissima, intelligente, affascinate come Lei il destino aveva riservato tanto accanimento?
Tutte queste ipotesi erano diventate l'argomento principale per il mio spazio celebrale. Volevo darmi delle risposte per risolvere i problemi di Juanita, ma allo stesso tempo la sua riservatezza aumentava di giorno in giorno ed io mi disorientavo, al ... [segue »]
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