Scritto da: Concetta Antonelli

Il libriccino rosso


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...prof
E lei, per sacro amore della verità:
- Scherza, professorè? Almeno dieci chili!
La prof non era svenuta, ma sicuramente da allora la odiava.
Che vergogna, che vergogna! Non ci sarebbe andata più a scuola, ecco. Mai più...

E presa dalla rabbia aveva cominciato a buttar giù dallo scaffale tutta la roba, così anche "Rime di un sogno" era caduto a terra e si era malamente squinternato... copertina sbiadita dalla polvere, pagine uscite dalla rilegatura... povero sogno ammaccato, era finito in un bustone Standa-extra–forte-rispettiamo-la-natura, con altri libri vecchi, accanto al cassonetto.
Da lì era passato Pietro.
Pietro non aveva avuto un'istruzione. Aveva sessantotto anni, veniva da una famiglia contadina, nemmeno era riuscito a "prendersi la terza media".
Poi aveva fatto l'apprendista, poi il meccanico. Ora era in pensione e i suoi due figli erano uno laureato e uno diplomato e lui portava scritto in faccia l'orgoglio di aver camminato con le gambe sue nella vita.
- Ma guarda qua! Vardè' che roba! Ma disi mi...
Scuotendo la testa raccolse la grande busta standa-extra-strong con dentro una decina di libri vecchi.
Ma come faceva la gente a non avere rispetto per i libri? I libri... ne avesse avuti, lui, ai tempi suoi! Li ... [segue »]

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    Info

    Scritto da: Concetta Antonelli
    Riferimento:
    Racconto breve, per sorridere.

    Commenti

    2
    postato da , il
    ti ringrazio e ti accontento subito...
    1
    postato da , il
    Complimenti, mi è piaciuto davvero molto!
    Spero in una continuazione :)

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