Le identità
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...E poi come fa a sapere il mio nome, lei chi è insomma?"
Si alzò anche lei, era molto elegante, ben pettinata, con le mani curate e, sul viso, un trucco leggero e sapientemente dosato.
"Ma sono Roberta anch'io, naturalmente!" disse sorridendo, mentre schiacciava la sigaretta appena accesa sotto l'elegante scarpetta a tacco alto. "E non fare quella faccia da idiota a bocca aperta! Certo, sono la Roberta che tu potresti essere se solo volessi. Guardati lì: quanti anni ha quel cappotto? E i tuoi capelli, le tue unghie tutte mangiucchiate? Quanto tempo è che non canti, non ti fai una risata di quelle stupide, quasi senza motivo? Da quanto non vai fuori con gli amici, anzi, dove sono finiti i tuoi amici? Dov'è la Roberta innamorata della vita, della gioia, dell'eleganza? Guarda là, la ciliegina sulla torta: hai perfino una calza smagliata!"
"Beh, quello no!" replicai indignata "Sarebbe sciatteria e io non..." ma, nel parlare avevo abbassato gli occhi e la smagliatura era proprio lì, sulla gamba destra, biancastra come una cicatrice e finiva dentro la scarpa che, oltretutto, mi apparve sporca di polvere e terriccio.
Istintivamente nascosi la gamba dietro l'altra, poi mi sentii pungere gli occhi da fastidiose,... [segue »]
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