Pensieri per Anna
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...famiglia, le pentole di acqua bollita sulla cucina a legna, il sudore della levatrice e tutti gli uomini radunati nella "sala", di là, a fumare, in attesa dell'evento.
"È nata! È nata Anna! È sana, tutto bene...!"
E gli occhi di nonno Pino che luccicavano un po'.
"A casa dei galantuomini prima le femmine e poi gli uomini!", disse così, ma forse gli dispiaceva un poco che non fosse nato, invece, Giuseppe, il "suo nome".
Adesso mi siedo qui. Sono stanca.
C'erano pochi soldi allora, ma erano grandi, dentro di me, l'amore e la forza. E la passione! Quante volte ho sbattuto la porta anch'io, con mia suocera, con mio padre, con tutto il mondo, pronta alla sfida. E loro mi guardavano, scuotevano la testa e borbottavano tra i denti.
Penso che il cuore non funzioni più come una volta: lo sento che arranca, poi corre, poi zoppica, poi corre di nuovo, però continua a camminare, chissà quando è destinato a smettere.
Lo so, lo so: ai giovani non viene in mente la morte. Ma per me è una compagna che comincia a fare capolino tra i pensieri: la strada si accorcia e mi fa paura l'idea che possa comparire ... [segue »]
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