Ezio

...matrimoni... e ora anche quello del carcere.
Appena la vidi, per la prima volta mi venne il desiderio di abbracciarla, come se avessi voluto proteggerla dal dolore, dai dispiaceri, dalle delusioni.
Ma tutti quegli stati d'animo scaturivano unicamente dai miei insulsi comportamenti, forse avrei dovuto semplicemente proteggerla da me stesso.
E invece sa cosa feci dottoressa? Scoppiai in lacrime per la seconda volta.
Mia madre non mi aveva mai visto piangere, non era abituata a quella strana e inaspettata versione di me stesso.
Vidi per un attimo i suoi occhi grigi diventare lucidi, ma il tutto durò lo spazio di un breve istante, velocemente la vidi ricomporsi e con il suo tono di voce fermo e sicuro mi disse:" Ho capito da qualche tempo Ezio che non dobbiamo farci mancare nulla tu ed io, ma ora spiegami cosa devo fare per riportarti a casa ancora un'altra volta ".
Ezio a questo punto si è interrotto. Un nodo alla gola gli ha impedito di continuare a parlare, ma le lacrime no, quelle hanno acquisito da qualche tempo, la facoltà di scorrere libere sul suo volto.
Gli ho versato un bicchiere d'acqua e poi lentamente gli ho detto:
" Allora venne anche lì ... [segue »]