Il vecchio e la ragazza
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...le briglia e galoppa via libera. In quindici anni non l’aveva mai fatto né con qualcuno né da sola e soltanto ora si rendeva conto di quanta ricchezza avesse perduto. Nella vita è meglio avere rimorsi che rimpianti, lei lo capiva solo adesso. Non vi era nessuno vicino ma se ci fosse stato, sentiva che l’avrebbe fatto in quell’attimo.
Vi era lei, bellissima come sempre. Fia era narcisista, si amava, si piaceva, si desiderava, ora finalmente voleva darsi quello che per troppo tempo, per colpa di sciocche ed ingiustificate paure, aveva rinunciato a darsi, quel piacere che la stava aspettando a braccia aperte. Nella vita si può morire anche da giovani e lei non voleva crepare senza aver conosciuto un momento così bello. In verità non sapeva se fosse bello ma era convinta che potesse esserlo, lo sentiva dentro, il pensiero doveva materializzarsi, solo così lei poteva ritenersi appagata, solo così poteva capire quanto la realtà, in questo campo, sia superiore alla fantasia. Era il suo corpo che la supplicava a farlo, non poteva dirgli di no! Si sarebbe fatta del male, ferita e forse anche uccisa. Non vi era più in lei il contrasto mente-corpo, ragione-istinto, sembrava tutto meravigliosamente ... [segue »]
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