L'incontro
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...mi sta intrigando da morire.
Consumiamo in silenzio ma studiandoci a vicenda. Non ho mai incontrato una così.
Le cingo l'esile vita e l'accompagno fuori dal bar verso la macchina.
Prendiamo posto e le chiedo: "Dove possiamo andare?"
"Dietro quella siepe alta c'è un parcheggio solitario, vedrai, ci saremo solo noi".
Con ansia eseguo docilmente con le mani che mi tremavano appena.
Sono almeno quarant'anni che non lo faccio in macchina ma il sorriso di lei mi tranquillizza.
È dolcissima, mi abbraccia come fossi il suo fidanzato, mi bacia, mi accarezza, le sue mani sono dappertutto.
In un attimo si libera dal vestito rivelandomi il suo corpo bellissimo e perfetto, quello di una dea nera.
A tentoni trovo il pulsante che abbassa lo schienale del mio sedile.
Che Dio benedica fino alla consumazione dei secoli chi ha inventato le macchine spaziose.
Un pffffft elettrico e il sedile in un attimo diviene un piccolo letto ad una piazza.
Lei è sopra di me mi bacia sul petto e sale verso la guancia e la bocca che sfiora con le sue labbra morbidissime, poi sono i suoi piccoli denti da scoiattolo a mordicchiare, sicuramente sa come portarmi in paradiso.
D'improvviso un dolore acuto ... [segue »]
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