Scritto da: Cleonice Parisi

L'orizzonte dell'Aquila Grigia


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...però non resistette più e corse alla tenda, quando era a pochi passi dal varcare la soglia, sentì Atina chiamarlo con voce roca e debole e poi il silenzio. Quando il re entrò nella tenda vide l'unica scena che il suo cuore non avrebbe mai voluto vedere, la sua amata Atina giaceva inerte sul lettino, le anziane avevano il volto calato.

Atina era morta, la più anziana si mise in ginocchio ai piedi di Atropos dicendo:

Ti prego perdonami, non c'è stato niente da fare, non c'è l'ha fatta, era un parto troppo travagliato per la sua giovane età.

L'urlo di del Re si alzò fino al cielo, in preda alla rabbia e al dolore, andò verso Atina e prese a scuoterla come per svegliarla ma dal quel sonno non si era mai risvegliato nessuno, il suo ventre era ancora colmo di quella vita che non era riuscita a nascere, sfilò dalla fondina il coltello e le incise un taglio sulla pancia. Le donne finirono ciò che il re aveva iniziato, tirando fuori una bambina anch'essa senza vita. Il piccolo corpo della bambina fu consegnato nelle mani di Atropos, ed un uomo già piegato dal dolore nell'aver perso la donna della ... [segue »]

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    Scritto da: Cleonice Parisi
    Riferimento:
    Primo premio per la narrativa al concorso Padrer Willi 2005 - Torino

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