Scritto da: Marco Teocoli

Un amore impossibile, o quasi

Capitolo: 17

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...a ciò che non si vede ma si sente.
La mia mente, fra un pensiero e l'altro, lascia scorrere sequenze di ricordi a me piacevoli, gli occhi di Juanita sono ancora presenti fra di essi.
Vi chiederete dov'è, con chi è, se i nostri sguardi si sono più incrociati.
I miei passi, nel frattempo, giunsero in piazza Roma, circondata da casette con un'elevazione e con l'intonaco di vari colori. I balconi sembravano dare un sorriso alle case e le finestre apparivano come gli occhi di chi s'è appena svegliato. I tetti portavano i segni della vecchiaia, canuti, per la neve che si era formata la notte. I fiori adornavano i vasi sui piccoli balconi e rendevano il tutto più allegro.
Suonai il campanello dello studio ed immediatamente vidi aprire il portoncino che mi invitava ad entrare nella reception.
Ad attendermi Sandro Sonetti, il più piccolo dei fratelli. Si era appena laureato in ingegneria civile e aspettava di lavorare insieme a me ed al fratello Marcello nel suo primo progetto.
Ci stringemmo la mano, dopo avere scambiato i convenevoli di rito, mi accompagnò nella stanza dove avrei preso posto al computer.
Gli chiesi di Marcello, mi rispose che sarebbe passato dall'ufficio tecnico del comune per prendere le ultime mappe, utile al lavoro che dovevamo svolgere.
Lo Studio dei fratelli Sonetti aveva ricevuto l'incarico, da parte del comune, per la progettazione e la consulenza della riqualificazione dell'impatto ambientale delle strutture edili presenti nel centro storico del paese di Cernobio.

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    Scritto da: Marco Teocoli
    Riferimento:
    Continuo del 17° capitolo.

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