La passeggiata serale

...la sua zuppa e poi via, la solita passeggiata. Niente sarebbe cambiato, niente in fondo era cambiato. Infatti la porta cigolò alla stessa maniera, lui entrò sempre con il suo guinzaglio strucido, però senza ciotola con la zuppa, e questo era molto strano. Frank si fece legare come sempre e si diresse verso l'uscita del canile, quando un leggero strattone lo indirizzò verso la parte opposta. Lui non capiva, penso di parlare al suo accompagnatore manichino, come lo chiamava lui, ma sapeva che sarebbe stato inutile. Lo seguì docilmente, in fondo anche curioso, di questa novità. Il tragitto fu breve, arrivarono all'infermeria dove il manichino lo lasciò al dottore, Frank lo vide andar via senza un cenno, un saluto, un "ci vediamo dopo", senza un niente. Frank salutò il dottore, dicendogli che non aveva nessun problema e che doveva ancora mangiare e poi fare la sua passeggiata, i suoi amici lo stavano aspettando. Ma anche il dottore non rispose, il perché di tutti questi silenzi per Frank erano un mistero. Che questo fosse un incubo e lui non lo sapeva? Non sapeva nemmeno perché gli stesse mettendo un laccio alla zampa e lo stasse bucando con una siringa con un ... [segue »]