Corro nella tempesta
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...lei ed al suo giudizio irrevocabile. Portandomi fuori dall'uscio di casa, lo spettacolo è inquietante: la pioggia battente sembra esser una cascata in piena, come se lassù qualcuno stesse rovesciando letterali "secchiate" d'acqua sulla nostra terra, con una foga ed una rabbia assolutamente fuori dal comune. Il vento è in questo momento meno forte di prima, ma sufficientemente potente dal rendermi difficoltosa la camminata verso l'esterno. Il paese sembra esser deserto, come se mai avesse conosciuto forme di vita oltre alla mia.
Quando con la coda dell'occhio vedo crollare tegole, dai tetti vicini, comincio istintivamente a correre, più veloce che posso, e decido di dirigermi verso la cima del monte che ospita il paese nel quale abito e che costeggia da un lato il mare e dall'altro una pianura ricca di cittadine rigogliose ed attive. La paura dona alle mie gambe una velocità di movimento ed una potenza di spinta a me fin'ora sconosciute, ed il dover evitare tutti gli oggetti, i rami, gli ostacoli generati dalla furia di quella tempesta, mi ricorda l'agilità di cui ho potuto godere nel periodo adolescenziale della mia vita. Tutto intorno a me è distrutto, il cielo scuro nonostante fosse mezzogiorno è minaccioso quanto ... [segue »]
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