Noi, così simili e così distanti da sentirci pianeti sospesi in uno spazio che ci divide, ci tiene lontani con immagini riflesse di un passato che ci travolge, immagini, che non riusciamo a nascondere, come non riusciamo a nascondere questa profonda attrazione che ci spinge uno verso l'altra.
Ancora sento i tuoi baci, sulla pelle, e i tuoi morsi mi lacerano l'anima, rodono il cuore come il tarlo fa con la mela.
Così come la mela che Eva porse ad Adamo, ti offro questo cuore in questo attimo di peccato da cui mi lascerò distrarre.
Vorrei non dover tornare alla realtà che ci separa, vorrei avvicinarmi a te, se pur questo potrebbe generare devastazione.
Per noi, pianeti che si amano in silenzio, ci sarà spazio, che non ci divida?
Composto giovedì 17 marzo 2011
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