Un pomeriggio d'estate
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...giorni, Tommaso veniva a trovare la sua famiglia, sempre sorridente allegro, il suo sguardo... in cerca del mio volto! Va bene, disse! Ci vediamo più tardi. Quel pomeriggio, le ore sembravano più lunghe... sentivo dentro me, tanta angoscia, ansia! Non riuscivo a finire il mio lavoro, ero così... distratta che... mi punsi con l'ago! Suonarono alla porta, Clotilde, mi chiese gentilmente se potessi aprir io chi fosse. Apro la porta... Tommaso! Abbassai lo sguardo, mi sedetti e continuai a ricamare. Tommaso, venne da me chiedendomi se volessi un gelato alla vaniglia, Fù un colpo al cuore! Risposi no grazie! S'avvicinò e con voce bassa, mi disse: (lo sai che stò partendo insieme a Clotilde?) Con il capo abbassai la testa facendogli capire si! Allora... salutiamoci ora, domani non verrò! Porsi la mia mano augurandogli buon viaggio, Tommaso, mi afferrò con forza, alzandomi dalla sedia e baciò la mia guancia fino arrivare alla mia bocca... Lo spinsi, con tutta la mia forza liberandomi da quelle mani che avevano toccato il mio viso. Tommaso, era agitato, corse dalla sorella con una scusa e tornò da me, implorandomi di non dir nulla ai suoi. Non ebbi forza di rispondergli, ero cosi scossa, impaurita,... [segue »]
Composto giovedì 26 maggio 2011
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