Un pomeriggio d'estate

Correva l'anno 1972,
l'estate era appena arrivata e la scuola era appena finita.
S'in da piccola, amavo ricamare, sognavo nel prepararmi il corredo
con le mie mani. Mia madre, quando gliene parlai, non esitò a farmi cambiare idea, per lei, era una grande gioia che io imparassi.
Era una scuola di ricamo... familiare! L'insegnante Clotilde, la sorella Lucia, la madre Anna, vivevano insieme. In una modesta casa, molto accogliente e pulita. Di tanto in tanto, venivano a trovarli i suoi fratelli con i nipoti,. Vi era un'atmosfera... serena! Premetto che Clotilde, l'insegnante, era una donna molto severa! Io, per i miei 14 anni, una ragazzina con troppi sogni nella testa... cantavo, ridevo, ero felice spensierata... Clotilde, non piaceva il mio carattere, aperto, socievole solare... per stuzzicarmi, mi chiamava "farfallina" Imparavo facilmente, è per lei era una vera gioia! Orgogliosa, del mio operato. Un pomeriggio, venne il fratello maggiore di Clotilde, Tommaso! Era cosi euforico che raccontò alla sorella del suo viaggio in America invitando pure lei... Tommaso rideva, scherzava, quando m'accorsi... che mi fissava. S'avvicinò con la sedia, offrendomi un gelato, dissi: grazie ma non ne ho voglia! Fù in quel momento, che m'accorsi qualcosa di strano in quell'uomo.
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Egizia Russo

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