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...di vivere tutta la vita assieme. Sono talmente narcisisti da non riuscire ad ammettere di aver fallito. Ci credo poi che hanno le facce che hanno." Lei sospirò, e si tirò su, mostrandogli la schiena, nuda e sprizzante femminilità, lasciandosi ammirare in un istante di piena femminilità, in cui sapeva di poter usare il suo desiderio come un coltello. Di cui lei aveva il manico. "Il tuo orgoglio mi mette in imbarazzo. Non sei una persona cattiva e per questo non ho la forza di odiarti, come immagino non l'abbia avuta nessun altra prima di me. Spero solo che avrai così tanto fegato anche per affrontare i rimorsi, quando arriveranno." "Non si può rimpiangere qualcosa che non si è mai avuto." "Appunto. Sappi che lei non la riavrai mai più, quindi è inutile che continui a cercarla negli occhi di tutte noi." "Non c'è nessuna lei." "Oh" - disse lei allontanandosi fiera nella sensualità delle sue forme che davano il colpo di grazia al suo desiderio - e sorridendo tra i denti stretti "c'è sempre una lei. Ovunque sia ora, con chiunque sia che non sei tu. È come hai fatto l'amore con me, come mi hai guardata, come mi hai fatto sentire desiderata e bella. Anche in me hai cercato lei. Inutilmente. Mi dispiace." La luce iniziava impietosamente a non dare tregua. Il caldo mordeva le caviglie. Non c'erano più lati freschi del cuscino su cui poter contare. Pensò che, in fondo, era davvero bella. Che era stata una gran scopata. E che ci si trova sempre soli a fare i conti con i propri fantasmi. E che lei aveva ragione, dannatamente ragione.
Composto domenica 3 giugno 2012
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