Cosa c'è al di là dell'orizzonte?
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Era una giornata di sole, il cielo limpido di felicità; intravedevo una campagna, dove erbacce e fiori sbocciati davano il benvenuto all'estate. Ce n'erano a quantità e io amavo restare ad ammirarli, mentre il vento scuoteva le erbe più alte e quei fiori stavano quasi per staccarsi. E mentre io, immobile, tesa, ammiravo il mio universo. Non era niente di particolare, solo un'infinità di speranze, un mondo fatto di sogni, destini, desideri. Nei miei occhi color cielo scorrevano diapositive di futuri inaspettati e la vita, il leggero vento mi accarezzava la pelle, provocando in me piccoli brividi di felicità. Ed ero così lontana dall'orizzonte, quella linea distante che giaceva nei miei occhi a specchio, avevo intenzione di arrivarci, ma dentro me sapevo per certo che ci sarebbe voluto tanto di quel tempo, una marea di scale, curve, cavalli impazziti, un'infinità di salti. Il tempo era forse l'unico a spaventarmi; temevo di non averne tanto. Ma volevo sorpassare la mia linea d'orizzonte, per poi voltarmi e capire di avercela finalmente fatta. Sapevo che avrei trovato poi un'altra linea, che avrei ricominciato la partita per giungere verso un'altra meta. Lo sapevo davvero. Ma non mi importava perché in quell'attimo capì che la ... [segue »]
Composto martedì 26 giugno 2012
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