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4 ottobre. Avevo cinque anni quando iniziai a meditare per la prima volta su questa data. Tutti mi dicevano che compivo gli anni, quel giorno; e sono cresciuta con la consapevolezza che fosse un giorno speciale. Mi piaceva alzarmi quella mattinata e ricevere ogni tipo di auguri, persino dalle mie bambole che io consideravo persone vere. Poi sono cresciuta. Sono cresciuta e niente è più cambiato; il 4 ottobre era ancora un giorno speciale. Tredici, quattordici, quindici anni. Nel pieno dell'adolescenza. Nel pieno delle aspettative. La vita era una giostra, la mia giostra dove solamente chi ci saliva entrava nel mio cuore, e non ne usciva più. Il mondo era un universo a parte, e a volte non mi rendevo nemmeno conto che stavo crescendo, giorno dopo giorno, anno dopo anno. Ogni 4 ottobre, soffiavo le candeline e tutto diveniva speciale, diverso, migliore. Esprimevo un desiderio e le soffiavo, quelle candeline; io continuavo a sognare mentre, ogni 4 ottobre, ero nel mio universo stellato. Sedici, diciassette anni. Vedevo la mia vita passare dinnanzi i miei occhi come un treno, un treno impazzito ma meravigliosamente paziente. E io c'ero dentro, con le mie paure, le mie incertezze ma soprattutto i miei ... [segue »]
Composto mercoledì 3 ottobre 2012
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