Yemen La terra dell'oblio
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...gente del posto e parlare. Me lo spiega Pasquale che lì c'è stato tante volte e che sicuramente tornerà di nuovo. "I controlli sono ferrei e non si può sfuggire al loro
occhio vigile". L'aereo fa scalo Al Cairo o ad Istambul, prima di arrivare nella capitale yemenita dove l'aeroporto è un capannone presidiato: "almeno 200 persone aspettano sempre l'arrivo degli aerei, per monitorare le entrate, per sapere chi da quel momento si aggirerà per le loro strade". E vedi di tutto all'aeroporto. Anche quegli uomini divenuti tanto noti con la barba lunga e quegli occhi scuri, profondi e
indagatori. Di origine yemenita era Bin Laden e nei deserti dello Yemen ci sono molte basi di Al Quaeda. C'è poco da scherzare o fare gli eroi. Meglio rispettare le regole, sia quelle scritte che quelle non scritte. Soprattutto queste ultime. E per chi finisce in carcere è difficile tornare a vedere la luce. "Le carceri sono luoghi senza anima. Costruzioni approssimative dove sopravvivono larve umane, abbandonate nei loro escrementi. E tra loro anche bambini". Le case sono tutte uguali, c'è sporcizia per strada, dove si aggirano a tutte le ore del giorno e della notte frotte di piccoli yemeniti senza casa e ... [segue »]
Composto venerdì 2 novembre 2012
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