Yemen La terra dell'oblio

Lì in fondo alla Penisola araba, schiacciato dall'Arabia Saudita, bagnato dal mar Rosso e dall'Oceano Indiano c'è uno dei centri di civilizzazione più antichi. Ha quattromila anni di storia lo Yemen e forse anche per questo è "il paese più bello del mondo", come sosteneva Pier Paolo Pasolini che paragonava la sua capitale, Sana'a, a "una Venezia selvaggia sulla polvere senza San Marco e senza la Giudecca, una città-forma, la cui bellezza non risiede nei deperibili monumenti, ma nell'incompatibile disegno". Era uno dei suoi sogni lo Yemen. Ed è uno dei sogni di chi quel posto non l'ha solo sognato, ma anche vissuto, conosciuto, temuto, compreso. Forse. Perché è difficile comprendere un popolo, una civiltà, una terra così lontana da noi, così violenta, così dura e al contempo dolce, ammaliante, intrigante. Come le sue donne, dee nascoste dietro veli, così femminili e così attente alla cura del proprio corpo, da lasciare dietro di sé odore di ambra e spezie. Nascondono segreti quelle donne, nascondono sospiri, nascondono gelosamente la loro vita privata e cosa sono e vogliono essere solo per i loro uomini. Entrare nello Yemen è complicato. Soprattutto da giornalisti. Complicato ottenere i permessi. Complicato aggirarsi per strada, incontrare la ... [segue »]