Coltivando utopia
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Ho fatto un sogno per questa nostra bella e disperata patria, dove ormai il degrado morale impera, le ingiustizie sono la regola, i vecchi contano solo al momento delle votazioni e poi vengono ignorati, rinchiusi in istituti e a volte maltrattati da badanti indegni, dove i bambini contano solo per le catene commerciali e nulla di importante per la vita è dato loro. Per questa nostra Italia dove le lauree si comperano e le professionalità vere scarseggiano, dove i migliori fuggono in cerca di fortuna, dove il malcostume è accettato e ladri in guanti bianchi continuano imperterriti a razziare, indisturbati. Lupi rapaci vestiti da agnelli, sanguisughe sempre più avide attaccano le loro ventose insaziabili sulla pelle di chi ignaro ha riposto in loro fiducia. Per la nostra Italia dove il popolo sembra paralizzato e non sa più che fare...
Dicevo: un sogno per questa nostra patria amata dove la brava gente è tanta ed è smarrita come un gregge senza più pastore.
Per la res pubblica
Mi trovavo in cima a un monte altissimo
da dove
tutt'intero vedevo il Bel Paese,
dai monti al mare isole comprese.
Potevo guardare quel che succedeva
regione per regione, provincia per provincia,
città per città e ogni paese.... [segue »]
Composto giovedì 1 novembre 2012
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