Una giornata speciale

Guardo fuori, ma non riesco a vedere il cielo. Un muro alto me lo impedisce. C'è un altro caseggiato proprio di fronte al mio, con le sbarre alle finestre. Se sono fortunato, si fa per dire, riesco a scorgere qualche viso incattivito che a fatica risponde al mio sorriso forzato.
Si sta avvicinando l'ora di andare a letto; ne ho passate delle notti su quella branda rigida e l'unico vantaggio è che ti ho sognata: mi sei apparsa molte volte bella come non mai e nel sonno ti ho baciata. Tu eri vicino a me, a rimboccarmi le coperte e sentivo il profumo di pulito delle lenzuola appena lavate.
Al risveglio sei sparita, anche se il tuo viso è rimasto nella mia mente. Ti assicuro che non mi è stato facile abituarmi alla tua assenza, un'assenza che si prolunga oramai da quasi dieci anni.
Ritorno con la memoria al giorno della mia Prima Comunione, un giorno molto importante per me, come per gli altri bambini. Una giornata speciale per te che mi guardavi mentre passavo con i ceri accesi e ti chiedevi dove e quanto mi assomigliavi. Mi vedevi bello, più di tutti e mi salutavi con un timido cenno ... [segue »]