La forma delle nuvole
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...ebbri, cantando muti la quotidiana nenia del vivere. Con l'anima capovolta nell'azzurro vedo sagome bianche, fantasmi opalescenti, sogni in trasparenza, grandi nuvole distese, domande tese e inquietanti nella mia testa confusa, nella mia coscienza adulta, ormai, e senza sorriso. Una nuvola ha la forma di un gatto, un grosso e pacioso gattone di periferia, opportunista, affamato di cibo e di coccole ruvide, sembra il mio Micio, proprio così, Micio senza nome, l'idea di possedere qualcuno, rinominarlo, insomma usarlo, svuotare una identità bella, tonda e succhiare l'anima, svilirlo senza dignità, come fanno tutti contro tutti ormai, mi dà un'ansia senza fine, senza speranza di un nuovo paradiso in terra, certo non nel cielo, agli inferi forse... c'è un'altra nuvola, piccina piccina, assomiglia ad una bambola, a una bimba che mi sorride, alla mia piccola bimba, che non c'è più, arriva all'improvviso nel blu del cielo e della mia malinconia, la vedo, gioca con la nuvola –gatto ed è felice, intatta per sempre, un battito di ciglia e non c'è più, parimenti uguale la curva dell'amore e del dolore, sommesso dura nei giorni dell'oblio e nei giorni del ricordo, vivido e infinito. Le nuvole cambiano continuamente, adesso è un immenso Drago bianco ... [segue »]
Composto venerdì 24 maggio 2013
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