Lettera
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...l'amore, l'odio, la vita delle persone. Vorrei qualcuno che mi mandasse delle lettere, lunghe lettere come quelle tra un soldato e la sua famiglia, intimi amici lontani e nostalgici, di quelle che si scrivevano prima dei telegrammi, il telefono, il computer. Un'amica che scrivesse poesie e le leggesse per me, un poco timida e ispirata, con voce sottile. Vorrei andare più spesso a teatro, alle mostre e avere più tempo per leggere, rilassata, intensamente leggere per ore e ore. E viaggerei, se potessi. Andrei ovunque nel mondo ripetute volte, in ogni luogo lascerei un pezzo di me, portandomi via qualcosa di nuovo, e poi tornerei. Tornerei a casa per partire ancora. E manderei lettere. Lettere come questa, sincere e spontanee, forse inutili perché prive di collegamenti con la realtà della stanza in cui mi trovo, sola, seduta ad un tavolo di fronte al libro di antropologia che non trovo il coraggio di aprire. Lettere che mi aiutino a alienarmi dalle scadenze, dagli impegni, dagli obblighi e i perché di tutti i giorni, dando uno sguardo a cosa si cela sotto la superficie del vivere, dare voce a quei pensieri che alimentano e arricchiscono l'esistenza. Oggi ho scritto della mia intima ... [segue »]
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