Sorrisi

Fabiana la conobbi che aveva 4 anni e i suoi grandi occhi blu mi colpirono per la tristezza, dove annegava anche il più coraggioso tentativo di sorriso che provavo a fargli. Era stata abbandonata che aveva circa 2 mesi, dopo che i suoi genitori avevano preso atto della gravissima malattia che lei si portava in eredità. Chiesi di lei alla dottoressa che mi accompagnava e seppi che era una malata terminale (come avevano quasi tutti i bambini che erano lì) e che purtroppo non aveva neanche il conforto di una famiglia che la accompagnasse lungo quella triste strada. Passai il resto di quel pomeriggio con lei, cercando di farla parlare o almeno sorridere, ma non fu un sabato pomeriggio di successi dal quel punto di vista. Andai via chiedendomi se anche io dovevo vergognarmi di essere un suo simile. Una settimana dopo mi telefonò quella stessa dottoressa, dicendomi che era appena stata da lei Fabiana per chiedergli come mai non era venuto quel simpatico ragazzo della volta precedente. Presi la mia moto e in poco tempo ero da lei. Appena arrivai la dottoressa mi disse che Fabiana era da circa un mese chiusa in un silenzio che aveva preoccupato molto ... [segue »]